Il 20 marzo, mentre buona parte dell’Europa era rivolta con il naso all’insù affascinata dall'eclissi solare è iniziata ufficialmente la primavera astronomica con l’equinozio di primavera. Il prossimo finesettimana con il ritorno all’ora legale ci godremo un’ora in più di luce con giornate che vanno via via allungandosi.

Per molte persone (si stima circa 6 italiani su 10) con l’arrivo della primavera e l’allungarsi delle giornate inizia un periodo transitorio tutt’altro che all’insegna dell’energia. Ricordi il detto "Aprile dolce dormire "?
Tra metà marzo e metà-fine aprile molti soffrono della cosiddetta “stanchezza di primavera”.

Che cos'è la stanchezza di primavera?

La stanchezza di primavera è una condizione fisica che si manifesta a cavallo fra la fine dell'inverno e l'inizio della bella stagione per un periodo di circa un mese in molte persone ed è caratterizzata da (a seconda dei casi):

- senso generale di stanchezza e spossatezza
- bisogno di dormire
- problemi di circolazione
- vertigini

Gli esperti non ne hanno ancora definito le cause al 100% che tuttavia vengono al momento addotte a diversi fattori. Vediamo quali.


Da cosa deriva la stanchezza di primavera?

La principale causa sembra essere addotta ad un’ interazione ormonale legata all’allungarsi delle giornate.

L’ormone melatonina regola infatti i cicli di sonno-veglia e viene rilasciata durante la notte in assenza di luce nel sangue producendo un effetto soporifero. Viene inibita durante la giornata dalla serotonina che viene secreta per effetto della luce.

Durante l’inverno tuttavia a causa della maggiore oscurità dovuta alle giornate più brevi il corpo immagazzina un determinato carico di melatonina. Con l'arrivo della primavera, per via delll’allungarsi delle giornate e della maggiore quantità di luce assorbita attraverso gli occhi, viene prodotta contemporaneamente più serotonina rispetto all'inverno. Finché il corpo non smaltisce la melatonina immagazzinata in inverno, l’interazione costante dei due ormoni affatica l’organismo.


In alcuni casi inoltre le temperature in aumento in aumento dilatano i vasi sanguigni contribuendo ad un abbassamento della pressione arteriosa con un conseguente senso di spossatezza.

Non dimentichiamo infine il carico alimentare dell'inverno: molte persone tendono ad alimentarsi con un eccesso di cibi grassi e più calorici che rallentano il metabolismo e aggravano il carico di lavoro di fegato ed altri organi digestivi.


Reagire alla stanchezza primaverile con sole, aria aperta, vitamine e sport!

La ricetta ideale contro la stanchezza primaverile prevede 4 ingredienti: sole, aria aperta, movimento e un'alimentazione fresca e ricca di vitamine.

Regolate la vostra giornata in base alle ore di luce, alzandovi presto la mattina in modo da godere di molte ore di luce e andando a dormire presto la sera.

Trascorrete quanto più tempo possibile all’aria aperta in modo da produrre più serotonina grazie ai raggi solari e aiutare a smaltire la melatonina invernale. Bastano piccoli accorgimenti. Se lavorate in ufficio, trascorrete le Vostre pause pranzo ad esempio all’aria aperta.

Anche il movimento, ovviamente all'aria aperta, fa miracoli. Anche in questo caso, è sufficiente darsi poche semplici regole: una passeggiata giornaliera, meglio se un'attività fisica leggera, spostarsi in bici anziché in auto per brevi distanze, scendete una stazione d'autobus prima e percorrete il resto del tragitto a piedi, utilizzate le scale invece dell'ascensore. Il movimento rimette in moto il metabolismo e aumenta la quantità di ossigeno introdotta nell'organismo con effetti del tutto benefici.


Vitamine & Co.

Complice l’alimentazione invernale, in  primavera molti soffrono di una latente carenza di vitamine, microelementi e ferro che si manifesta con stanchezza, pallore, perdita di capelli, prurito e pelle secca.

Privilegiate un’alimentazione leggera, ricca di vitamine, micronutrienti e ferro: verdura e frutta fresca, legumi, ma anche carboidrati complessi e pochi grassi e proteine.

Le bacche di goji sono in questo senso un alleato ideale in quanto ricchissime di vitamine del gruppo B, C ed E, contengono più ferro degli spinaci e una concentrazione straordinaria di micronutrienti.

Nutrienti

mg/15 g

Vitamina B1 22,95 (mcg)
Vitamina B2 0,20
Vitamina B3 0,65
Vitamina B8 9,40
Vitamina C 4,35
Calcio 16,80
Magnesio 16,35
Ferro 1,35
Potassio 169,80 mcg
Zinco 0,30
Germanio 18,60 mcg
Selenio 7,50

E in più preziosi fenoli, carotenoidi come luteina, zeanxantina, licopene, acido ellagico e 4 polisaccaridi unici in natura e tutti gli amminoacidi essenziali.



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