Che cos'è il selenio?

Il selenio è un oligoelemento "essenziale", vale a dire un sale minerale che è presente in quantità infinitesimali nell'organismo (0,01% del peso corporeo) in tutti i tessuti, in concentrazione costante.

"Essenziale" significa che non può essere prodotto dal corpo ma deve essere assunto con l'alimentazione ed è al contempo necessario per il corretto funzionamento fisiologico dell'organismo.

L'importanza del selenio

Il selenio è presente in tutti i tessuti

Il selenio è presente in quantità diverse ma in concentrazione costante in tutti i tessuti e in tutti gli organi del nostro corpo: milza, fegato, reni, cervello, occhi, cuore, globuli rossi e piastrine e muscoli scheletrici ne contengono una concentrazione maggiore e la sua quantità seppur minima deve essere garantita per il corretto funzionamento degli stessi.

In caso di carenza, si ha una redistribuzione automatica di selenio che viene veicolato verso quegli organi che devono svolgere funzioni vitali. Questo rende evidente quanto essenziale sia questo elemento per il nostro organismo.

Il selenio – un potente antiossidante che protegge le cellule

Il selenio è attivo nell'organismo principalmente come parte dell'enzima antiossidante glutatione perossidasi che combatte insieme alla vitamina E l'azione deleteria dei radicali liberi generati dal metabolismo dell'ossigeno. In questa funzione il selenio protegge tutte le cellule dell'organismo a livello della membrana cellulare impedendo ai radicali liberi di distruggerla e penetrare anche negli strati sottostanti.

In questo senso il glutatione perossidasi protegge le cellule da malattie oculari, cardio-vascolari, neurologiche (Parkinson, Alzheimer), processi infiammatori come artriti e coliti, e non ultimo da diverse forme di cancro. Combattendo infatti i radicali liberi a livello della membrana cellulare, il glutatione impedisce agli stessi di arrivare al nucleo delle cellule portando a mutamenti genetici che danno origine a malattie tumorali. In pazienti affetti da patologie tumorali si riscontra una diminuzione delle concentrazioni di selenio nei tessuti già nei primi stadi che va a peggiorare costantemente con l'avanzare della malattia.

Il selenio protegge il sistema immunitario e lega i metalli pesanti

Il selenio stimola la produzione di anticorpi e grazie alla sua funzione antiossidante ha un effetto antiinfiammatorio e agevola in questo senso in maniera indiretta il sistema immunitario. Il selenio inoltre è in grado di legare metalli pesanti come il mercurio, l'alluminio, il piombo, l'arsenico e il cadmio creando dei composti che non permettono ai metalli di infiltrarsi nei tessuti provocando danni all'organismo.

Il selenio è essenziale per il funzionamento della tiroide

Insieme allo iodio il selenio è essenziale per il funzionamento della tiroide. Sottoforma di selenio-cisteina è responsabile della trasformazione dell' ormone tiroideo T4 (tiroxina) in T3 (triiodotironina), un passaggio fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide che a sua volta svolge funzioni importantissime per l'organismo.

Gli ormoni tiroidei regolano infatti numerosissime funzioni, in particolare quelle del metabolismo basale modulando ad esempio la produzione del calore nel corpo, la sintesi proteica e l'utilizzo di ossigeno da parte dei tessuti.

Influiscono inoltre sulla funzione del miocardio e durante l'infanzia regolano lo sviluppo del sistema nervoso (un ipotiroidismo in questa età determina un deficit a livello cerebrale).
Ad una carenza di selenio sono state associate condizioni di ipotiroidismo ed infiammazioni croniche della tiroide che hanno come conseguenza l'insorgere di disturbi tiroidei.

In che quantità va assunto?

Come oligoelemento il selenio deve essere presente costantemente ma in piccole quantità in tutti i tessuti. I LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) situano intorno ai 45-55 microgrammi al dì il fabbisogno giornaliero di selenio.
Il livello massimo è di 300 mcg / giorno. Un sovradosaggio ha effetti tossici per l’organismo.

Dove trovo il selenio negli alimenti?

Le concentrazioni più elevate si ritrovano nei pesci e nelle frattaglie. Nella frutta e nella verdura la quantità e decisamente inferiore. Soprattutto nei Paesi occidentali è stata riscontrato un sempre maggiore deficit di selenio. Attualmente si suppone che sia dovuto alla minore reperibilità negli ortaggi a causa degli attuali metodi di coltivazione insieme allo scarso consumo di pesce.

Le bacche di goji, con il loro ottimo contenuto di selenio rispetto al fabbisogno giornaliero si prestano bene per un'assunzione quotidiana, diversamente da pesci o frattaglie, soprattutto per chi segue un'alimentazione vegetariana / vegana.

Baccalà ai pinoli e bacche di goji per fare il pieno di selenio

Una ricetta sana che vede protagonista il baccalà e le bacche di goji, ricchi entrambi di selelnio, accompagnate dalle note dei pinoli. Una ricetta gustosissima ma delicata e soprattutto salutare.

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