Tiriamo un sospiro di sollievo…no, il freddo e l’umidità non sono la causa dei reumatismi. Tuttavia non ne vanno ad accentuare i sintomi. La bassa pressione atmosferica infatti provoca una dilazione del tessuto fibroso che circonda l’articolazione provocando uno stiramento dei numerosi nervi che l’attraversano con comparsa di dolore. Ecco perché le articolazioni già infiammate da un processo reumatico risentono del “cattivo tempo”. 

Che cosa provoca allora i reumatismi?

Le cause scatenanti sono molteplici e ancora oggi oggetto di studi. L’artrite reumatoide è ad esempio una malattia autoimmune nella quale il sistema immunitario attacca i tessuti delle piccole articolazioni portando col tempo a vere e proprie deformazioni. Mentre la malattia reumatica infiammatoria acuta può essere la conseguenza di un’infezione delle vie respiratorie superiori da streptococco che innesca una risposta immunitaria. Altri fattori come stress, traumi, sovrappeso e squilibri alimentari vengono inseriti fra le possibili cause.

Sembra anche che gli ormoni giochino un ruolo di rilievo: le malattie reumatoidi interessano infatti 3 volte tanto le donne rispetto agli uomini mentre durante la gravidanza è stato osservato un alleviamento dei sintomi.

I sintomi più comuni dei reumatismi variano a seconda della persona, del tempo e del tipo di patologia. Si può iniziare come lievi fastidi che vanno ad evolversi in forti dolori, arrivando quasi a impedire i movimenti più basilari dell'arto o delle articolazioni interessati. Tra questi, oltre al dolore e alla rigidità, ricordiamo calore, rossore, gonfiore e infiammazione.

La cura dei reumatismi varia nello specifico in base alla patologia e fa ricorso spesso a creme, gel e farmaci antinfiammatori, fisioterapia e impacchi termici. Ma anche un piano alimentare che privilegia alcuni nutrienti può contribuire ad alleviare i sintomi. Al contrario certi alimenti vanno ad incrementarli.

Alla base vi sono complessi meccanismi metabolici in cui sono implicati i cosiddetti mediatori dell'infiammazione, molecole in grado di modulare il processo infiammatorio. Questi mediatori vengono sintetizzati dal nostro corpo fra l'altro a partire dall'acido arachidonico, presente in abbondanza in grassi di origine animale, soprattutto nella carne e nel rosso dell'uovo ma anche nel latte intero e derivati.

Acido arachidonico vs. Omega-3
Gli omega 3 agiscono da veri e propri antagonisti dell’acido arachidonico inibendo la trasformazione dell’acido arachidonico in mediatori dell’infiammazione e favorendo inoltre la sintetizzazione di sostanze antinfiammatorie. Particolarmente ricchi ne sono il salmone, lo sgombro, il tonno e le noci.

Combattere i radicali liberi con gli antiossidanti

I processi infiammatori si viene a creare una quantità consistente di pericolosi radicali liberi che innescano a loro volta un circolo vizioso peggiorando lo stato dell’infiammazione. È importante pertanto che chi soffre di patologie reumatiche privilegi una dieta ricca di antiossidanti: vitamina C ed E, caroteni, selenio e zinco e polifenoli sono le parole chiave in questo senso. Le bacche di goji, con il loro indiscusso potenziale antiossidante rappresentano uno alleato di primordine.

Già da secoli la Medicina Tradizionale Cinese attribuisce alle bacche un “effetto rinfrescante”. Gli studi condotti sulle bacche di goji in relazione alle infiammazioni hanno messo in evidenza il particolare effetto benefico del beta-carotene, della zeaxantina e ß-criptoxantina e dell’antiossidante SOD nell’alleviare i sintomi infiammatori.

Frutta, verdura, movimento vs. grassi trans, zuccheri lavorati, glutine
Gli esperti consigliano nel quadro di un'alimentazione ricca di omega-3 e antiossidanti di consumare molta frutta e verdura, 2-3 porzioni a settimana di pesce azzurro ma anche cereali senza glutine (che favorisce i processi infiammatori) come miglio, amaranto, quinoa e riso. Per l'apporto di calcio si può ricorrere invece a broccoli, finocchio, nocciole e mandorle se si vuole evitare di consumare latte per il suo contenuto di acido arachidonico. Da consumare con molta più moderazione pasta contenente glutine, zucchero, caffè, uova e latticini (comunque scremati) mentre da evitare sarebbero zuccheri lavorati, alimenti ricchi di grassi idrogenati che si trovano in prodotti di lavorazione industriale, grassi di origine animale.
Anche lo stole di vita oltre all'limentazione influisce in maniera determinante. Così infatti fare 20 minuti di movimento meglio se all'ria aperta ogni giorno ha degli effetti benefici nel caso delle malattie reumatiche e costituisce una sana abitudine che si ripercuote in maniera positiva su tutto l'organismo.

Colazione con ingredienti anti-reumatici

Dimenticate le merendine e i prodotti da forno industriali a colazione...Ecco un'idea per la prima che la colazione per un porridge alla quinoa senza glutine, con noci per gli omega-3, mandorle per il calcio e bacche di goji per gli antiossidanti.
Abbinatela al latte scremato!
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