Da millenni ormai in Oriente le bacche di goji vengono considerate una vera e propria fonte di eterna giovinezza.
Studi recenti hanno affrontato questo argomento mostrandone il fondamento scientifico. Sono due i processi alla base dell’invecchiamento delle cellule del corpo umano: Da un lato l’azione dei radicali liberi, dall’altro la cosiddetta glicazione.
Mentre i radicali liberi sono molto noti, meno conosciuto è questo secondo processo. La glicazione è un meccanismo per il quale le molecole di zuccheri meno complessi come il glucosio o il fruttosio si legano alle proteine.
La glicazione può avvenire spontaneamente tanto nel sangue quanto all’interno dei tessuti e dipende dalla quantità di zuccheri presenti negli stessi. In altri termini: quanto più zucchero è presente nel sangue tanto più è probabile l’insorgere di questo meccanismo.
La trasformazione subita dai tessuti in seguito al legamento delle molecole compromette il funzionamento delle proteine che non riescono più ad assolvere le loro funzioni. Di conseguenza le cellule invecchiano apportando danni ad organi e tessuti. I radicali liberi aggravano questo processo e a loro volta sono responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Le bacche di Goji possiedono un potenziale antiossidante pressoché unico in un alimento. Il Test ORAC (Oxigen Radical Absorbance Capacity) dimostra come le bacche di goji siano in grado bloccare l’azione dei radicali liberi.
Altri studi hanno assodato che le bacche di Goji sono in grado di ridurre il processo di glicazione nelle proteine.
Una serie di test hanno inoltre provato che le bacche di goji aumentano la presenza di superossido dismutasi (SOD), un enzima antiossidante che ha un legame diretto con la speranza di vita. Tanto maggiore è la sua presenza tanto più lunga è la speranza di vita di un essere umano. In un test con 50 probandi di un’età compresa fra i 64 e gli 80 anni è stato osservato come l’assunzione giornaliera di 50 gr. di bacche essiccate per un periodo di 10 giorni abbia portato ad un aumento del 50% del SOD.